La nostra storia
Il Club nacque in un’epoca nella quale i lineamenti della nostra provincia erano in fase di graduale modifica: l’agricoltura stava subendo un processo di profonda trasformazione, lo sviluppo industriale era affidato a una sottile trama di fragili speranze, le attività del settore terziario erano in rapida ascesa e il turismo si stava avviando verso un importante sviluppo.
In questa complessa cornice, il 6 Maggio 1954, auspice il club padrino di Siena, nacque il Rotary Club di Grosseto su iniziativa di un gruppo di persone qualificate appartenenti alle varie categorie professionali e imprenditoriali del tempo che ebbero in comune la difesa di taluni valori e la ricerca di finalità equivalenti.
Il 14 Maggio di quello stesso anno avvenne la consegna della Carta che ufficializzò l’ingresso del nostro Club nel Rotary International : una carta solenne e preziosa quasi un giuramento e certamente un impegno etico di solidarietà e di servizio cementato dall’amicizia.
Il gruppo che diede vita alla nascita di questo associazionismo d’elite, avente come prima sede il Grand Hotel Bastiani in Via Manin 2 a Grosseto, era formato da 27 cittadini che qui vogliamo ricordare con profondo senso di ammirazione elencandoli in ordine alfabetico.
I soci fondatori furono:
Abbate dott. Vincenzo Andreini dott. Giovanni Arnulfi dott. Alberto Baronti rag. Mario Bartolini dott. Livio Bartolini rag. Marco Bastiani cav. Fosco Berliri Zoppi m.se Carlo Bernardini avv. Pier Maria |
Casadio rag. Ettore Chiaretti dott. Morgaro Ciacci m.se Pier Niccolò Concialini comm. Antonio Donati dott. Mino Fiornovelli prof. Fosco Friuli avv. Alfredo Giannuzzi Savelli dott. Luigi Gondi m.se Bonaccorso |
Nieri rag. Adone Pallini dott. Roberto Pasti dott. Marco Ponticelli comm. Luigi Rossi dott. Angelo Saracinelli avv. Francesco Vitali rag. Matteo Vivarelli dott. Raffaele Weible ing. Amerigo |
Nei confronti di queste persone così “illuminate”, non possiamo che esprimere oggi il nostro totale apprezzamento e dichiarare contemporaneamente la massima riconoscenza, non solo verso tutti i soci che nel tempo ne fecero parte ma anche verso tutti coloro che ne assunsero la Presidenza, contribuendo al perseguimento delle finalità del Rotary International.
Ispirandosi ai principi fondamentali dell’etica rotariana, il Club iniziò presto a far sentire la sua presenza in un territorio fortemente legato al suo passato, interagendo così con la realtà socio culturale della Maremma che cominciava a intraprendere la via di un totale rinnovamento, dopo l’attuazione della Riforma Fondiaria affidata all’Ente Maremma nel Febbraio 1951.
Il Rotary grossetano intuì che per la città era giunto il tempo di uscire dai suoi confini storici, mettersi in contatto con altre realtà e proiettarsi verso un futuro migliore.