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Statuto e regolamento

* STATUTO DEL ROTARY CLUB
DI GROSSETO

15 maggio 2018

INDICE

  1. Definizioni
  2. Nome
  3. Finalità
  4. Limiti territoriali
  5. Scopo della associazione
  6. Cinque Vie di Azione
  7. Riunioni
  8. Compagine dei soci
  9. Categorie professionali
  10. Assiduità
  11. Consiglieri, dirigenti e commissioni
  12. Quote sociali
  13. Durata della affiliazione
  14. Affari locali, nazionali e internazionali
  15. Riviste rotariane
  16. Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto e del regolamento
  17. Arbitrato e mediazione
  18. Regolamento
  19. Interpretazione
  20. Emendamenti

Il presente Statuto è conforme a quello tipo per i club del RI contenuto nel Manuale di Procedura 2016, attualmente vigente

 

Articolo 1 

DEFINIZIONI

I termini indicati in questo articolo hanno, nel presente statuto, il significato indicato a lato, a meno che il contesto non indichi altrimenti:

  1. Consiglio: il consiglio direttivo del club.
  2. Regolamento: il regolamento.
  3. Consigliere: un membro del consiglio direttivo.
  4. Socio: un socio attivo del club.
  5. RI: il Rotary International.
  6. Club satellite: potenziale club i cui soci possono essere affiliati a questo club.
  7. Anno: l'anno rotariano che inizia il 1° luglio e termina il 30 giugno successivo.

 

Articolo 2

NOME

Il nome di questa associazione è Rotary Club di Grosseto (Membro del Rotary International).

 

Articolo 3

FINALITA’

Le finalità del club sono di perseguire lo scopo del Rotary, realizzare i progetti di servizio di successo in base alle 5 vie di azione, contribuire ad accrescere il Rotary rafforzandone l’effettivo, sostenendo la fondazione Rotary e sviluppando dirigenti oltre il livello di club.

 

Articolo 4

LIMITI TERRITORIALI

I limiti territoriali del club sono i seguenti: Comuni di Grosseto, Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Castell'Azzara, Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Civitella Paganico, Magliano in Toscana, Montieri, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora, Scansano, Seggiano, Semproniano.

 

Articolo 5

SCOPO DELL'ASSOCIAZIONE

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore e propulsore  di ogni attività.

In particolare, esso si propone di:

a. Sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci come opportunità per servire l'interesse generale

b. Informare ai principi della più alta rettitudine l'attività professionale e imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività.

c. Orientare l'attività privata, professionale e pubblica di ogni socio del club secondo l'ideale del servire.

d. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.

 

Articolo 6

CINQUE VIE D'AZIONE

Le cinque Vie d'Azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo club.

  1. L'Azione Interna, prima via di azione rotariana, riguarda le attività che deve intraprendere ciascun socio all'interno di questo club per assicurarne il buon funzionamento.
  2. L'Azione Professionale, seconda via di azione rotariana , ha lo scopo di promuovere l'osservanza di elevati principi morali nell'esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e mettere a disposizione le proprie competenze professionali per progetti sviluppati dai club, per rispondere alle esigenze più pressanti della collettività.
  3. L'Azione di Interesse Pubblico, terza via di azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel Comune o nella località in cui si trova il club.
  4. L'Azione Internazionale, quarta via di azione rotariana, comprende le attività svolte dai soci per promuovere l'intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l'incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
  5. L’Azione per i giovani, quinta via di azione rotariana, riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione ai progetti di servizio locali ed internazionali e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture

 

Articolo 7

RIUNIONI

  1.   Riunioni ordinarie.

     (a)   Giorno e ora. Il club si riunisce nel giorno e all'ora indicati nel suo regolamento. L’assiduità può avvenire in persona, tramite una riunione on line oppure attraverso una connessione on line per i soci la cui assiduità potrebbe essere preclusa. Come alternativa, il club potrà organizzare una riunione ogni settimana o durante le settimane selezionate in precedenza, postando una attività interattiva nel sito web del club. Si considera giorno della riunione quello in cui verrà postata l’attività sul sito web del club.

     (b)   Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione a un'altra data (purché avvenga prima di quella della riunione successiva), oppure può spostarla a un'ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello usuale.

    (c)   Cancellazioni. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria se essa cade in un giorno di festa, comprese le festività comunemente osservate, o in caso di decesso di un socio o in caso di eventi eccezionali (es. epidemie, disastri, eventi bellici). Il consiglio può cancellare al massimo quattro riunioni all'anno per cause diverse da quelle sopra indicate, con un limite massimo di due cancellazioni consecutive.

    (d) Riunioni di club satellite. Quando esistente il club satellite si riunisce con le stesse modalità previste al precedente comma (a) .

  1. Assemblea annuale. Il regolamento stabilisce che l'assemblea annuale per l'elezione dei dirigenti avvenga entro e non oltre il 31 dicembre. Tale modalità vale anche per il club satellite se esistente
  2. Il verbale scritto deve essere redatto per tutte le riunioni e dovrà essere disponibile per tutti i soci entro 60 giorni dallo svolgimento della riunione

 

Articolo 8

COMPAGINE DEI SOCI

  1. Requisiti generali. Il club è composto da persone adulte e rispettabili con buona reputazione professionale o nella comunità.
  2. Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di affiliazione: socio attivo e socio onorario.
  3. Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chiunque sia in possesso dei requisiti indicati  dallo statuto del Rotary International.
  4. Affiliazione al club satellite: i soci del club satellite sono affiliati anche al club patrocinante sino al momento in cui il satellite non venga riconosciuto quale Rotary club dal Rotary International
  5. Trasferimento di un ex Rotariano. Un socio può proporre come socio attivo del club una persona proveniente da un altro club, la cui affiliazione sia terminata in seguito al trasferimento dell'attività professionale al di fuori della località in cui ha sede il club originario. L'ex socio può essere anche proposto dal club di provenienza. La categoria professionale di appartenenza di un membro che si trasferisce non impedisce l'ammissione a socio attivo, anche se tale ammissione viola temporaneamente i limiti numerici di categoria.
  6. ùDoppia affiliazione. La doppia affiliazione - a due club rotariani, a un club rotariano e a uno rotaractiano, o come socio attivo e onorario di uno stesso club - non è consentita.
  7. Soci onorari.
    (a)   Requisiti. Possono essere ammessi come soci onorari del club, per un periodo stabilito dal consiglio, persone che si siano distinte al servizio degli ideali rotariani. Tali persone possono essere soci onorari di più di un club.
    (b)   Diritti e privilegi. I soci onorari sono esenti dal pagamento della quota d'ammissione e delle quote sociali, non hanno diritto di voto, non possono ricoprire cariche all'interno del club e non rappresentano alcuna categoria, ma hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di ogni altro privilegio. L'unico diritto e privilegio di cui i soci onorari godono presso un altro club è quello di visitarlo senza essere invitati da un Rotariano.
  8. Titolari di cariche pubbliche. I soci che assumano una carica pubblica a termine, continueranno a rappresentare la categoria originale anziché quella della carica a termine. Fanno eccezione alla regola le cariche giudiziarie e quelle presso istituzioni di istruzione di vario livello.
  9. Impiego presso il Rotary International. Possono essere soci del club anche i dipendenti del RI

 

Articolo 9

CATEGORIE PROFESSIONALI

  1.   Provvedimenti generali.

     (a) Attività principale. Ogni socio attivo appartiene a una categoria in base alla sua attività professionale, imprenditoriale o di servizio sociale. La categoria è quella che descrive l'attività principale del socio o dell'impresa, società o ente di cui fa parte.

     (b) Rettifiche. Se le circostanze lo richiedono, il consiglio direttivo può rettificare o adattare la categoria di appartenenza di un socio. In tal caso, il socio deve essere informato della modifica e ha diritto a esprimere il proprio parere in proposito.

  1. Restrizioni. Il club non può ammettere un nuovo socio attivo in una categoria che sia già rappresentata da cinque o più soci, a meno che il club non abbia più di 50 soci, nel qual caso può ammettere un nuovo socio attivo in una categoria, purché  il numero dei suoi rappresentanti non superi il 10% dei soci attivi del club. Il numero complessivo dei rappresentanti di una categoria non include i soci pensionati. La categoria di appartenenza di un socio che si trasferisce o di ex socio di club,o rotariano, secondo la definizione approvata dal Consiglio Centrale del RI, non impedisce l'ammissione a socio attivo, anche se tale ammissione viola temporaneamente i limiti numerici di categoria. Il socio che cambi categoria può mantenere la propria affiliazione al club nella nuova categoria indipendentemente da queste restrizioni.

 

Articolo 10

ASSIDUITÀ

  1. Provvedimenti generali. Ogni socio del club è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie dello stesso e deve inoltre impegnarsi nei progetti di servizio e in altri eventi ed attività promossi dal club.  Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria se vi partecipa per almeno il 60% della sua durata o se, dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra al consiglio, in maniera soddisfacente per questo, che l'assenza è dovuta a motivi validi, ovvero se recupera in uno dei modi seguenti.

     (a)   Se entro quattordici (14) giorni prima o dopo la riunione cui non può partecipare, il socio:

            (1)  partecipa per almeno il 60% del tempo alla riunione ordinaria di un altro club o di un club provvisorio;

            (2)  partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract o Interact, di un Gruppo rotariano comunitario, o di un club Rotaract o Interact provvisorio, o di un Gruppo rotariano comunitario provvisorio;

            (3)  partecipa al congresso internazionale del RI, al Consiglio di Legislazione, a un'assemblea internazionale, a un Istituto rotariano indetto per i dirigenti in carica, ex dirigenti e dirigenti entranti del RI o a qualsiasi altra riunione convocata con l'approvazione del Consiglio centrale del RI o del presidente del RI che agisca per conto del Consiglio centrale, a un congresso multizonale del Rotary, a una riunione di una commissione del RI, a un congresso distrettuale, a un'assemblea distrettuale, a una qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale del RI, alla riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una riunione intracittadina dei Rotary club regolarmente annunciata;

            (4)  si presenta all'ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un altro club, con l'intenzione di parteciparvi, ma non può perché la riunione non ha luogo;

            (5)  partecipa a un progetto di servizio del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal club e autorizzato dal suo consiglio;

            (6)  partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla riunione di una commissione cui sia stato assegnato;

            (7) partecipa tramite un sito web del club a un'attività interattiva che richieda almeno 30 minuti di partecipazione.

     Qualora un socio si trovi al di fuori del Paese in cui risiede per più di quattordici (14) giorni, i limiti temporali non sono applicabili al fine di permettere al socio di prendere parte, in qualsiasi momento, alle riunioni nel Paese in cui si trova, che saranno considerate un valido recupero di quelle cui non ha potuto prender parte durante il soggiorno all'estero.

     (b)  Se al momento della riunione, il socio si trova:

            (1)  in viaggio verso o da una delle riunioni indicate al comma (a) (3) di questa sezione;

            (2)  in servizio come dirigente, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;

            (3)  in servizio come rappresentante speciale del governatore distrettuale in occasione della formazione di un nuovo club;

            (4)  in viaggio per affari rotariani, in rappresentanza del RI;

            (5)  direttamente e attivamente impegnato in un progetto di servizio sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità di compensare l'assenza;

            (6)  impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio che non consentano la partecipazione alla riunione.

  1. Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di un club locale, a seguito di accordo fra quest'ultimo e il proprio club.
  2.   Assenze giustificate. L'assenza di un socio si considera giustificata se:

         (a)   tale assenza si verifica in conformità con le condizioni e le circostanze approvate dal consiglio. Il consiglio può giustificare l'assenza di un socio per motivi che considera validi e sufficienti. Le assenza giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi. Tuttavia tale durata potrà essere prolungata dal consiglio direttivo del club per ragioni mediche oppure  a seguito della nascita, adozione o affidamento di un bambino che richiedono un ulteriore periodo di assenza;

         (b)   gli  anni di affiliazione a uno o più club superano i 20 anni e , combinati insieme all’età anagrafica, equivalgono a un minimo di 85 anni e il socio abbia comunicato per iscritto al segretario del club il proprio desiderio di essere esentato, ottenendo il permesso del consiglio.
  3. Assenze dei dirigenti del RI. L'assenza di un socio è giustificata se il socio è dirigente del RI o partner rotariano di un dirigente del Rotary International..
  4. Registri delle presenze. Un socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato ai commi 3 (b) e 4 del presente articolo non è considerato ai fini del computo delle presenze e delle assenze alle riunioni del club.

 

Articolo 11

CONSIGLIERI, DIRIGENTI  E COMMISSIONI

  1. Organo direttivo. L'organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del club.
  2. Autorità. L'autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e, se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.
  3. Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell'attività del club hanno carattere definitivo e contro di esse è ammesso unicamente l'appello del club. Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di revocare l'affiliazione di un socio, l'interessato può, conformemente all'articolo 13, comma 6, fare appello al club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, una decisione può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a una riunione ordinaria in cui sia presente il numero legale dei partecipanti, purché la presentazione dell'appello sia stata comunicata dal segretario a ogni socio del club almeno cinque (5) giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore definitivo.
  4. Dirigenti. I dirigenti del club sono: il presidente, il presidente uscente, il presidente eletto e uno o più vicepresidenti, il segretario, il tesoriere . Sono membri di diritto del consiglio direttivo. Tra i dirigenti è incluso anche il prefetto che può essere componente del consiglio direttivo, se previsto dal regolamento. Presidente, presidente entrante il presidente uscente  e vicepresidenti sono membri di diritto del consiglio, mentre segretario, tesoriere e prefetto possono esserlo o meno, a seconda di quanto stabilito dal regolamento del club. I dirigenti sono tenuti a partecipare regolarmente alle riunione del club satellite se esistente.    Elezione dei dirigenti.
  5.      (a)   Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a quanto stabilito dal regolamento del club e, tranne il presidente, entrano in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per il periodo previsto per la stessa, o fino all'elezione e all'insediamento dei loro successori.

         (b)   Mandato presidenziale. Il presidente è eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del club, non oltre due (2) anni e non meno di diciotto (18) mesi prima del giorno in cui deve entrare in carica. Il presidente designato assume l'incarico di presidente eletto il 1° luglio dell'anno immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato presidenziale ha inizio il 1° luglio e dura un anno oppure fino all'elezione e all'insediamento di un successore.

         (c)   Requisiti. Tutti i dirigenti e i membri del consiglio devono essere soci in regola del club. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il Governatore non ritenga giustificato un periodo inferiore. Il presidente entrante deve partecipare al Seminario d'Istruzione dei Presidenti Eletti e all'Assemblea Distrettuale, a meno che non ne sia dispensato dal governatore entrante. In tal caso, il presidente entrante deve inviare in sua vece un rappresentante del club incaricato di informarlo sui lavori. In caso non venga eseguita nessuna delle summenzionate procedure, il presidente entrante non può essere presidente del club. In questo caso, l'attuale presidente rimane in carica sino all'elezione di un successore che abbia partecipato al Seminario d'Istruzione dei Presidenti Eletti e all'Assemblea Distrettuale o abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.   

  6. Gestione del club satellite. Il club satellite opera nella stessa area geografica di questo club o nella sua prossimità.
  • Il club satellite viene monitorato e sostenuto dal club nella misura ritenuta opportuna dal consiglio direttivo di quest’ultimo
  • Consiglio direttivo del club satellite . Il club satellite elegge annualmente tra i suoi soci il proprio consiglio direttivo a cui viene affidata la amministrazione ordinaria. Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da 4-6 altri soci secondo quanto previsto dal regolamento. Ne fanno parte il suo presidente, il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario ed il tesoriere Nell’occuparsi della gestione del club satellite e delle sue altre attività il consiglio opera in conformità con le norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida del club patrocinante sul quale o nell’ambito del quale non ha alcuna autorità.
  • Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare ogni anno, al Presidente e al consiglio direttivo di questo club, un resoconto sulla sua compagine sociale , sulle sue attività e sui programmi svolti, accompagnato dal bilancio assoggettato a revisione , in modo che tale documentazione possa essere inclusa nel rendiconto presentato annualmente da questo club ai suoi soci. Al club satellite potranno essere richiesti altri rapporti se il club patrocinante lo riterrà necessario
  1.  

    7. Commissioni. Il club dovrà avere le seguenti commissioni:

    • Amministrazione del club: svolge attività collegate al funzionamento del club;
    • Effettivo: prepara e mette in atto un piano onnicomprensivo per la crescita dell’effettivo e per mantenere vivo l’interesse dei soci;
    • Immagine pubblica: sviluppa e pone in atto un piano per informare la collettività sul Rotary e per promuovere i progetti e le attività del club;
    • Fondazione Rotary: sviluppa un piano di azione a sostegno della Fondazione Rotary sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai suoi programmi;
    • Progetti di servizio: si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi , umanitari e di formazione professionale a livello locale e internazionale
            Se necessario si potranno nominare ulteriori commissioni.

 

Articolo 12

QUOTE SOCIALI

Ogni socio è tenuto a pagare una quota di ammissione (e quote sociali annuali), come stabilito dal regolamento, con l'eccezione dei soci provenienti da altri club, i quali, se ammessi al club, non devono pagare una seconda quota di ammissione. I Rotaractiani che abbiano cessato di essere soci di un club Rotaract entro i due anni precedenti e che vengano accettati quali soci di questo club saranno esentati dal versamento della quota d'ammissione.

 

Articolo 12

DURATA DELL'AFFILIAZIONE

  1. L'affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono.
  2. Cessazione automatica

     (a)   Requisiti. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non soddisfa più i requisiti di appartenenza. Va però evidenziato che:

            (1)  il consiglio può concedere a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha sede il club, un permesso speciale non superiore a un (1) anno, per consentirgli di visitare un club nella località in cui si trasferisce e farvisi conoscere, purché il socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al club;

            (2)  il consiglio può consentire a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha sede il club di mantenerne l'affiliazione, purché il socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al club.

     (b)   Riammissione. Un socio la cui affiliazione cessi per uno dei motivi esposti al comma (a) può presentare domanda di riammissione, mantenendo la categoria precedente o richiedendone una nuova.

     (c)   Cessazione dell'affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio per tale affiliazione. Il consiglio può tuttavia estendere detto periodo, come può anche revocare l'affiliazione onoraria in qualsiasi momento.

  1. Cessazione per morosità.

     (a)   Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i trenta (30) giorni successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito scritto, inviato all'ultimo indirizzo noto. Se il pagamento non avviene entro dieci (10) giorni dalla data del sollecito, il consiglio può, a propria discrezione, revocare l'affiliazione del socio.

     (b)   Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso l'affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute. Nessun socio, tuttavia, può essere riammesso come socio attivo se la propria categoria è stata nel frattempo occupata (art. 9, comma 2).

  1. Cessazione per assenza abituale.

     (a)   Percentuali di assiduità. Un socio deve:

            (1)  partecipare ad almeno il 50% delle riunioni ordinarie del club o del club satellite, o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre o raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di partecipazione;

            (2)  partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del proprio club o del club satellite o impegnarsi in progetti , attività ed eventi promossi dal club in ciascun semestre (fanno eccezione gli assistenti del governatore, secondo la definizione del Consiglio Centrale, che sono esonerati dall'obbligo di frequenza).

 I soci che non soddisfano questi requisiti perderanno l'affiliazione al club a meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.

     (b)   Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito all'articolo 10, commi 3 o 4, deve essere informato dal consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all'affiliazione al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l'affiliazione.

  1. Cessazione per altri motivi.

     (a)  Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l'occasione, revocare l'affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per l'appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono delineati nell'articolo 8, comma 1 e nella Prova delle Quattro Domande e negli elevati standard etici che si impegnano di mantenere i soci dei Rotary.

     (b)   Preavviso. Prima dell'intervento indicato al punto (a) del presente comma, il consiglio deve informare il socio delle proprie intenzioni, con un preavviso scritto di almeno dieci (10) giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il socio ha inoltre diritto ad esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio. Il preavviso va recapitato di persona o mediante raccomandata all'ultimo indirizzo noto del socio.

     (c)   Sospensione della categoria. Una volta che il consiglio ha revocato l'affiliazione di un socio per i motivi esposti nel presente comma, il club non può ammettere un altro socio nella stessa categoria dell'ex socio fintanto che non sia scaduto il termine per proporre appello e non sia stata annunciata la decisione del club o degli arbitri. Questa disposizione non si applica se, dopo l'ammissione del nuovo socio e indipendentemente dall'esito dell'appello, il numero di soci appartenenti a tale categoria rientra comunque nei limiti consentiti.

  1. Diritto di appello o cessazione per decisione arbitrale.

     (a)   Preavviso. Entro sette (7) giorni dalla decisione del consiglio di revocare l'affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della decisione. Il socio ha quindi quattordici (14) giorni per comunicare per iscritto al segretario la propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o arbitrato, come stabilito dall'articolo 17.

     (b)   Riunione per la discussione sull'appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro ventuno (21) giorni dalla ricezione dell'appello. Ogni socio deve essere informato dell'argomento specifico della riunione e dello specifico argomento con almeno cinque (5) giorni di anticipo mediante avviso scritto. A tale riunione sono ammessi solo i soci del club.

     (c)   Mediazione o arbitrato. La procedura usata per la mediazione o l'arbitrato è quella indicata nell'articolo 17.

     (d)  Appello. In caso di appello, la decisione del club ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad arbitrato.

     (e)   Decisione arbitrale. In caso di arbitrato, la decisione degli arbitri o, se gli arbitri non raggiungono un accordo, del presidente del collegio arbitrale, ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad appello.

     (f)   Mediazione non riuscita. Nel caso la mediazione non abbia successo, il socio può proporre appello al club o richiedere l'arbitrato secondo quanto indicato al punto (a).

  1. Decisioni del consiglio.  La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di appello al club o di richiesta di arbitrato.
  2. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto al presidente o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in regola con il pagamento delle somme spettanti al club.
  3. Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al club qualora, in conformità con le leggi locali l’affiliazione al club comporti per i soci la acquisizione dei diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club
  4. Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in questo statuto, se il consiglio ritiene che:

     (a)   al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;

    (b)   le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell'affiliazione;

    (c)   sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla revoca dell'affiliazione;

   (d)sia nell'interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del club e da eventuali incarichi direttivi all'interno del club,

 il consiglio può, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri, sospendere il socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi i 90 giorni e alle condizioni che il consiglio stesso ritenga necessari, purché rispondenti a criteri di ragionevolezza. Il socio sospeso può presentare appello o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato secondo quanto previsto dal comma 6 di questo articolo.  Il socio sospeso è esonerato temporaneamente dall'obbligo di frequenza alle riunioni. Prima del termine del periodo di sospensione, il consiglio deve procedere con la revoca della affiliazione, oppure reintegrare il rotariano sospeso al suo stato regolare.

 

Articolo 14

AFFARI LOCALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI

  1. Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo interessa naturalmente i soci del club; ogni questione pubblica che abbia a che fare con tale benessere può essere oggetto di analisi e discussione alle riunioni del club, in modo che i soci possano farsi un'opinione personale. Ciò nonostante, il club non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse.
  2. Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.
  3. Apoliticità.

     (a)   Risoluzioni e giudizi. Il club non può adottare né diffondere risoluzioni o giudizi, né prendere decisioni in merito a questioni o problemi internazionali di natura politica.

     (b)   Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali specifici di natura politica.

  Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l'anniversario della fondazione del Rotary (23 febbraio) è stata designata Settimana della Pace e della Comprensione Mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del mondo.

 

Articolo 15

RIVISTE ROTARIANE

  1. Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal Consiglio centrale dall'osservare gli obblighi stabiliti nel presente articolo secondo quanto previsto dal regolamento del RI, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary International, o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio centrale per la durata dell'affiliazione. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento. L'abbonamento è  pagato entro le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro capite  .
  2. Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti dei soci per semestre anticipato e di trasmetterli alla segreteria generale del RI o all'ufficio della pubblicazione rotariana prescritta, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.

 

Articolo 15

ACCETTAZIONE DELLO SCOPO E OSSERVANZA
DELLO STATUTO E DEL REGOLAMENTO

Il socio ha diritto ai privilegi del club solamente dietro il pagamento della quota di ammissione delle quote sociali, pagamento che comporta l'accettazione dei principi del Rotary, quali sono espressi nello scopo dell'associazione, e l'impegno a osservare lo statuto e il regolamento di questo club e a esserne vincolato. Nessun socio può essere dispensato dall'osservanza dello statuto e del regolamento adducendo la scusa di non averne ricevuta copia.

 

Articolo 16

ARBITRATO E MEDIAZIONE

  1. In caso di controversia tra un socio o un ex socio e il club, un suo dirigente o il consiglio, riguardo a una questione che non sia una decisione del consiglio e che non possa essere risolta mediante la procedura prevista in questi casi, la controversia sarà deferita, mediante richiesta inoltrata al segretario da una delle due parti, a un mediatore o a un collegio arbitrale.
  2. Data. Il consiglio, dopo aver sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell'arbitrato entro e non oltre ventuno (21) giorni dalla richiesta.
  3. La mediazione si svolge secondo la procedura riconosciuta da un ente competente o raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di controversie ovvero che sia raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di amministrazione della Fondazione Rotary. Solamente un socio di un club può essere nominato come mediatore. Il club può richiedere che sia il governatore del distretto o un suo rappresentante a nominare un mediatore, sempre socio di un club, che abbia le capacità e l'esperienza necessarie.

         (a)   Esiti della mediazione: le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al mediatore e al consiglio, il quale depositerà la propria copia presso il segretario. Per informare il club si deve quindi preparare un riassunto della soluzione concordata dalle parti. Se il conflitto non viene chiarito, una delle parti può richiedere ulteriori incontri di mediazione.

         (b)   Fallimento della mediazione: se la mediazione non riesce, una delle parti può richiedere il ricorso all'arbitrato ai sensi del comma 1 del presente articolo.

  4. Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale. Arbitri e presidente devono essere soci di un Rotary club.

  5. Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, in caso questi giungano a soluzioni diverse, dal presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.

 

Articolo 18

REGOLAMENTO

Questo club deve adottare un regolamento che non sia in contrasto con lo statuto o il regolamento del RI, con le norme specifiche di una zona nel caso siano state determinate dal RI e con il presente statuto. Detto regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.

 

Articolo 19

INTERPRETAZIONE

L'uso del termine "posta", in qualsiasi forma, derivazione e combinazione appaia nel presente statuto, implica l'uso sia della posta tradizionale che di quella elettronica (e-mail), quest'ultima intesa come mezzo per ridurre i costi e ottimizzare i tempi di risposta.

 

Articolo 20

EMENDAMENTI

  1. Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione nel modo stabilito dal regolamento del RI per l'emendamento del medesimo.
  2. Emendamento degli articoli 2 e 3. Gli articoli 2 (Nome) e 4 (Limiti Territoriali) del presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del club alla quale sia presente il numero legale, mediante voto affermativo dei due terzi dei soci presenti e votanti, a condizione che la proposta di emendamento sia stata comunicata per iscritto a tutti i soci almeno dieci (10) giorni prima della riunione, e che tale emendamento venga approvato dal Consiglio centrale del RI. L'emendamento entra in vigore solo dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la propria opinione in merito alla modifica proposta.

 

REGOLAMENTO DEL
ROTARY CLUB DI GROSSETO

 

Il presente Regolamento è conforme a quello tipo per i club del Rotary International contenuto nel Manuale di Procedura 2016, attualmente vigente

 

INDICE                                                                                                                      

  • Consiglio Direttivo
  • Elezioni dei consiglieri e dei dirigenti
  • Compiti dei dirigenti
  • Riunioni ed assiduità
  • Quota sociale
  • Sistema di votazione 
  • Commissioni
  • Finanze
  • Procedura di ammissione dei soci
  • Risoluzioni
  • Ordine del giorno delle riunioni
  • Manuale di Procedura
  • Emendamenti

Il presente Regolamento è conforme a quello tipo per i club del RI contenuto nel Manuale di Procedura 2016, attualmente vigente

Articolo 1

DEFINIZIONI

  1. Club: Rotary Club Grosseto
  2. Consiglio: il Consiglio Direttivo del club
  3. Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo del club
  4. Socio: un socio attivo del club
  5. Numero legale: il numero minimo di partecipanti, che devono essere presenti per le votazioni: un terzo dei soci del club per decisioni relative al club e la maggioranza del Consiglio Direttivo del club per le decisioni relative al Consiglio Direttivo del club
  6. RI:il Rotary International.
  7. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio

 

Articolo 2

CONSIGLIO DIRETTIVO

Il club è amministrato dal Consiglio Direttivo, composto da undici (11) membri:

  • Presidente in carica, Presidente dell'anno precedente, Presidente eletto per l'anno successivo, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere e quattro (4) Consiglieri eletti ai sensi dell'articolo 3, par. 1 del presente regolamento;
  • Prefetto, nominato dal Consiglio Direttivo ai sensi dell'articolo 3, par. 2 del presente regolamento.

L’amministrazione ordinaria del club è affidata al Consiglio, quella straordinaria compete alla Assemblea dei soci che delibera sulle proposte o mozioni presentate dal Consiglio, approvandole o respingendole. Il Consiglio rimane in carica un (1) anno

 

Articolo 3

ELEZIONE DEI CONSIGLIERI E DEI DIRIGENTI

1. Il segretario, almeno un mese prima dell'assemblea per le elezioni, invierà ai soci una scheda da restituire entro dieci (10) giorni dalla data di invio, nella quale ogni socio potrà indicare i nominativi che intende proporre per la nomina delle cariche di:

  1. presidente;
  2. vicepresidente;
  3. segretario;
  4. tesoriere;
  5. quattro (4) consiglieri.

 Tali designazioni saranno scrutinate a cura del segretario e di due (2) membri del Consiglio Direttivo ed i nominativi che per ciascuna delle cariche avranno ottenuto il maggior numero di designazioni saranno iscritti nella lista elettorale, in ordine alfabetico, per essere sottoposti al voto dell'assemblea annuale, di cui all'articolo 5 comma 4.

     Per ciascuna carica, ad eccezione di quella di consigliere, verranno iscritti nella lista elettorale tre (3) nominativi; per la carica di consigliere, ne verranno iscritti otto (8).

     In caso di parità di designazioni, sarà inserito il candidato con maggiore anzianità di appartenenza al club e, in caso di ulteriore parità, con maggiore anzianità anagrafica.

     La votazione avrà luogo regolarmente per ogni carica, iniziando per quella di presidente e dovrà avvenire sui nominativi inclusi nella lista elettorale. Saranno dichiarati eletti i candidati che per ciascuna carica avranno riportato il maggior numero di voti.

     In caso di parità di voti, sarà proclamato eletto il candidato con maggiore anzianità di appartenenza al club e, in caso di ulteriore parità, con maggiore anzianità anagrafica.

     I candidati alla funzione di presidente che non risulteranno eletti concorreranno a far parte della lista dei candidati alla vicepresidenza e potranno essere votati per tale carica.

     In modo analogo concorreranno a far parte della lista dei candidati a consigliere quelli che risulteranno non eletti nella votazione per la carica di vicepresidente. Gli eletti alle cariche indicate alle lettere b., c., d. ed e. iniziano ad assolvere le rispettive funzioni nell'anno rotariano successivo a quello nel quale si sono tenute le elezioni. Il presidente eletto, invece, inizia ad espletare le proprie funzioni con l'anno rotariano ulteriore a quello di vigenza degli altri eletti.

  1. Gli eletti costituiscono, insieme con il presidente uscente e con il presidente designato per quell'anno rotariano il Consiglio Direttivo, di cui entra a far parte anche il prefetto, nominato dal Consiglio stesso, tra i soci del club, entro una settimana dalla sua elezione.
  2. In caso di vacanza in seno al Consiglio Direttivo o ad un altro ufficio , si procede alla copertura del posto vacante immettendo il primo dei soci non eletti alla precedente assemblea
  3. In caso di vacanza in seno al Consiglio Direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, il Consiglio Direttivo entrante provvede alla sostituzione con la stessa procedura del paragrafo

 

Articolo 4

COMPITI DEI DIRIGENTI

1-Il presidente ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio; è consigliere di diritto della Fondazione “Carlo Berliri Zoppi” di Grosseto. 

2-Il presidente precedente ricopre l’incarico di consigliere.

3-Il presidente eletto si prepara ad assumere il suo mandato di un anno e ricopre l’incarico di consigliere.

4-Il vice-presidente presiede le riunioni del club e del Consiglio in assenza del presidente.

 5-Il consigliere partecipa alle riunioni del club e del Consiglio.

6-Il segretario ha il compito di tenere aggiornato l’albo dei soci e registrare le presenze alle  riunioni.

7-Il tesoriere custodisce i fondi e ne presenta al club un rendiconto annuale.

8-Il prefetto esplica le incombenze normalmente inerenti alla sua carica ed ha il compito di mantenere l’ordine nel corso delle riunioni del club.

 

Articolo 5

RIUNIONI ED ASSIDUITA'

1-Questo  club si riunisce di norma il primo e terzo martedì di ogni mese alle  ore 20 (caminetto o conviviale).  In caso di cambiamenti o di cancellazione, i soci vanno informati con un ragionevole anticipo.
Una terza riunione straordinaria  può essere convocata  il secondo, quarto o quinto martedì del mese.

2-Le riunioni ordinarie del Consiglio direttivo si svolgono una volta al mese, nel giorno stabilito dal presidente. Riunioni straordinarie possono essere convocate con congruo preavviso dal presidente ovvero su richiesta di due membri del Consiglio.

3-Il Consiglio è validamente riunito quando è presente la maggioranza dei suoi membri.

4-Riunione dell’Assemblea dei Soci. Ogni anno devono essere tenute almeno due (2) Assemblee dei Soci: una entro il mese di ottobre per approvare il bilancio consuntivo dell’annata precedente e il preventivo di quello in corso, nonché  per discutere le problematiche  (statutarie, finanziarie, programmatiche, ecc.) del club ed un’altra entro il 31 dicembre per  l’elezione dei Membri del Consiglio  che inizierà il 1° luglio successivo (cfr Art. 3).

5-Ogni Assemblea deve essere convocata per iscritto o per e-mail - esplicitandone l’o. d. g. - almeno cinque (5) giorni prima.

6-È validamente costituita con la presenza di almeno un terzo (⅓) dei soci tenuti a partecipare.

7-Le decisioni sono di norma prese con voto palese ed a maggioranza assoluta dei presenti. In ogni votazione del club  è ammessa 1 delega per socio partecipante.

 

Articolo 6

QUOTE SOCIALI

L’Assemblea dei Soci, convocata con specifico o.d.g. nei termini di cui all’Art. 5 punto 4, dopo  aver esaminato la situazione finanziaria del club ed udite le proposte del Consiglio Direttivo, illustrate dal Presidente, delibera – con  voto palese  ed a maggioranza assoluta dei presenti – sia in merito alla eventuale variazione dell’importo della quota sociale trimestrale che in merito a contribuzioni da parte dei soci per esigenze straordinarie di bilancio (c.d. “una tantum”).

La variazione dell’importo della quota sociale come sopra deliberata avrà effetto dalla rata trimestrale successiva alla data della approvazione. La vigente  quota sociale annua del club è di 1.000 Euro.

La quota viene pagata in 4 rate trimestrali (attualmente di 250 Euro cadauna) il 1°luglio,1° ottobre, 1° gennaio e 1° aprile di ogni anno rotariano.

La quota di ammissione al club è fissata  in  250 Euro. Il club offre affiliazioni  junior a giovani con età < o uguale 30 anni  , compresi  coloro che per raggiunto limite d’età hanno terminato l’esperienza nel Rotaract, non  richiedendogli la quota d’ingresso, previa accettazione del Consiglio Direttivo.

La quota sociale annua comprende le quote individuali volontarie destinate al Rotary International, l’abbonamento annuale a The Rotarian o alla rivista regionale del RI, le quote individuali destinate al distretto, i contributi al club e altri eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal distretto.

 

Articolo 7

SISTEMA DI VOTAZIONE

Tutte le votazioni, ad eccezione di quelle relative all’elezione di  dirigenti e consiglieri, devono essere effettuate in modo palese (a viva voce o per alzata di mano). Il Consiglio Direttivo può tuttavia disporre che determinate decisioni siano prese a scrutinio segreto.

 

Articolo 8

COMMISSIONI

Le commissioni coordinano le proprie  attività al fine di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del club. Ogni club deve avere le commissioni elencate all’articolo 11, punto 7, dello Statuto.

Il presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e, come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.

Il presidente della commissione è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al Consiglio le attività svolte.

 

Articolo 9

FINANZE

Prima dell’inizio di ogni anno sociale il Consiglio Direttivo  deve presentare un bilancio di previsione delle entrate e delle spese previste per l’anno in questione.

Il tesoriere deve depositare tutti i fondi del club nella banca o nelle banche designate dal Consiglio Direttivo.

Il Presidente ed il Tesoriere in carica sono abilitati singolarmente a firmare gli assegni ed operare sul conto corrente bancario del club per tutte le operazioni inerenti l’ordinaria  amministrazione.

Una volta all’anno la contabilità del club può essere sottoposta a revisione contabile da parte di una persona qualificata designata dal Consiglio Direttivo.

Il bilancio consuntivo del club deve essere presentato ai soci nei termini di cui all’Art 5 punto 4 di questo regolamento.

L’anno sociale del club decorre dal 1° luglio al 30 giugno successivo

 

Articolo 10

PROCEDURA DI AMMISSIONE DEI SOCI

1-Un socio può proporre l’ammissione al club di una persona che abbia i requisiti di cui all’Art. 8 dello Statuto ed il cui ingresso possa risultare proficuo per il club stesso in termini di assiduità, partecipazione alle iniziative ed arricchimento professionale.

La proposta, redatta sull’apposito modulo, deve essere trasmessa al Consiglio Direttivo tramite il Segretario.

Un socio proveniente da altro club al quale è ancora iscritto può essere proposto dal club di provenienza, senza corresponsione della relativa quota di ingresso.

Nel caso di proposta di ammissione di un ex socio saranno attentamente valutate e tenute nella dovuta considerazione le cause di cessazione della precedente affiliazione.

In questa e nella fase di cui al successivo punto 2-  la proposta deve essere trattata con    la massima riservatezza, specialmente nei confronti del nominativo proposto.

2-Il Consiglio Direttivo procede ad una prima valutazione di merito specialmente riguardo ai requisiti previsti di cui all’Art. 8 dello Statuto e approva o respinge in via preliminare la proposta entro trenta (30) giorni dalla sua presentazione, trasmettendo poi la relativa pratica alla Commissione di Ammissione dei soci, che esprimerà il proprio parere, non vincolante per il Consiglio Direttivo, entro l’ulteriore termine di trenta (30) giorni.

Qualora il presentatore sia un membro del Consiglio Direttivo, questi non può partecipare alla fase di valutazione, approvazione o respingimento della proposta.

La Commissione di Ammissione dei soci interpella – ricercando sempre la massima riservatezza  - tutti i soci che per la loro attività economica,  professionale,  istituzionale            nel settore del candidato possono essere o essere stati in rapporto con il medesimo.

La Commissione di Ammissione dei soci si attiverà nel controllo della regolarità della copertura della relativa classifica e indagando a fondo il profilo individuale e professionale, la posizione sociale e il ruolo pubblico, nonché l’eleggibilità del candidato. Le varie classifiche devono  tener conto, oltre che dei titoli di studio,  delle relative specializzazioni.

In possesso del parere, non vincolante, di detta Commissione il Consiglio Direttivo  delibera sull’ammissione, dandone immediata comunicazione scritta a tutti i soci.

Anche durante questa fase qualora il presentatore sia un membro del Consiglio Direttivo, questi si deve astenere assentandosi durante il procedimento deliberatorio.

3-Se entro sette (7) giorni dalla data della comunicazione ai soci il Consiglio Direttivo non riceve  obiezioni, scritte e motivate, da parte di alcuno  dei soci, il candidato sarà informato dal socio presentatore e accompagnato presso la Segreteria del club per ricevere dal Presidente e dall’Istruttore un’adeguata informativa sul Rotary in generale e sul club in particolare, insieme a materiale illustrativo. Dopo la firma per accettazione  del documento di ammissione al club ed il pagamento della quota d’ammissione prevista all’Art. 6 del presente Regolamento il candidato sarà considerato ufficialmente ammesso al club.

Qualora fossero invece presentate obiezioni, il Consiglio Direttivo – dopo approfondita valutazione delle medesime – voterà, nella successiva riunione consiliare, se ammettere o meno il candidato.

4-Dopo l’ammissione, il Presidente provvederà alla presentazione del nuovo socio in una riunione del club; il Segretario gli consegnerà la tessera del club, comunicando i suoi dati al RI;  la Commissione per l’Informazione Rotariana fornirà il materiale da consegnare al nuovo socio, assegnandogli un socio incaricato di assisterlo nel processo di assimilazione (preferibilmente il socio presentatore).

5- Nell’ipotesi in cui il Consiglio Direttivo dovesse respingere la proposta di ammissione di un socio per difetto dei requisiti stabiliti dallo Statuto del club in materia di classifiche ed ammissioni,   la relativa domanda non potrà essere riproposta finché non vengano meno le condizioni che precedentemente hanno determinato la non ammissione. E’ previsto l’immediato inserimento del nuovo socio in una commissione per almeno due anni ed è obbligo dello stesso  partecipare ad almeno due riunioni distrettuali.

6- I soci così come un congiunto da loro stessi indicato sono anche soci della Fondazione “Carlo Berliri Zoppi” di Grosseto e sono tenuti al versamento della quota sociale concordata annualmente tra il club e Fondazione stessa.

7- Il club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo Statuto. membri onorari che siano stati presentati dal Consiglio Direttivo. I soci onorari sono esenti dal pagamento della quota di ammissione e delle quote sociali, non hanno diritto di voto, non possono ricoprire cariche all’interno del club e non rappresentano alcuna categoria, ma hanno il diritto a partecipare a tutte le riunioni del club . Per quanto attiene ai caminetti, conviviali e iniziative onerose del club dovranno corrispondere il previsto corrispettivo

 

Articolo 11

RISOLUZIONI

Nessuna risoluzione o mozione che impegni il club viene esaminata se non dopo essere stata presa in esame dal Consiglio.

In caso di proposte, se presentate a una riunione del club, saranno trasmesse-senza discuterle – al Consiglio, che le esaminerà in piena autonomia.

 

Articolo 12

ORDINE DEL GIORNO DELLE RIUNIONI

1-Apertura.

2- Saluto ai rotariani in visita ed agli ospiti del club o dei soci. 

3-Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane

4- Presentazione dell’eventuale relatore

5- Conviviale se prevista.

6- Conferenza del relatore in programma ed eventuali domande.

7- Chiusura

Lo schema si adeguerà in caso di riunioni al caminetto, di assemblee, di rapporti delle Commissioni o di Interclub.

 

Articolo 13

MANUALE DI PROCEDURA

Per quanto non previsto in questo Regolamento valgono le norme contenute nello Statuto e nel Manuale di Procedura 2016,attualmente vigente

 

Articolo 14

EMENDAMENTI

Questo Regolamento può essere emendato nel corso di un’Assemblea del club.  La modifica  dello Statuto del club richiede l’invio di una comunicazione scritta a ciascun membro 10 giorni prima della riunione, la  presenza del quorum per il voto, e i due terzi dei partecipanti  a sostegno del cambiamento. Le modifiche allo Statuto del club devono essere conformi con lo Statuto tipo del Rotary club, con lo Statuto del RI, con il Regolamento del RI e con il Code of Policies del Rotary.

    

 

* Il regolamento del Rotary International stabilisce che ogni club ammesso al RI adotti il presente statuto tipo.

Scarica lo statuto in formato PDF aggiornato al 2018