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Inaugurata nel Chiostro di San Francesco la mostra sui 70 anni del nostro Club
Il Presidente Alessandro Antichi inaugura la mostra. Alla sua destra Barbara Chelli, alla sua sinistra Claudio Bottinelli
Selezione di 40 tavole con gli articoli del Tirreno e della Nazione dal 1954, curata dal socio Claudio Bottinelli, coadiuvato dal fotografo Giovanni Rossetti. Il presidente Alessandro Antichi, insieme allo stesso Claudio Bottinelli e a Barbara Chelli presidente incoming del club, ha presentato l'importante iniziativa
Una mostra sicuramente da guardare e da leggere che racconta una Grosseto diversa che guardava al futuro con ottimismo, in un'epoca nella quale i lineamenti della nostra provincia erano in fase di graduale modifica: l'agricoltura stava subendo un processo di profonda trasformazione, lo sviluppo industriale era affidato ad una sottile trama di fragili speranze, le attività del settore terziario erano in rapida ascesa e il turismo si stava avviando verso un importante sviluppo legato alla sempre più consapevole valorizzazione dell'ambiente e dei beni culturali. In questa complessa cornice, nel marzo del 1954 venne annunciata la nascita del Rotary Club a Grosseto e il 14 maggio 1954, auspice il club padrino di Siena, venne consegnata la "Carta" costitutiva del Club, nato su iniziativa di un gruppo di 27 persone qualificate, appartenenti a varie categorie professionali e imprenditoriali attive nella comunità locale. La prima sede del club fu fissata al Grand Hotel Bastiani, in via Manin 2 a Grosseto. Ispirandosi ai principi fondamentali dell'etica rotariana ,il Club iniziò presto a far sentire la sua presenza in un territorio profondamente segnato dalle ferite del passato, interagendo così con la realtà socioculturale della Maremma che cominciava a intraprendere la via di un totale rinnovamento nel segno dello sviluppo delle proprie potenzialità.
Da sin: Antichi, Bottinelli nel Chiostro di San Francesco
I pannelli della mostra, con le pagine dei giornali locali dell'anno 1954, vogliono dare un'immagine della nostra città in piena fase di ricostruzione all'indomani della seconda guerra mondiale. Lo scopo è proprio quello di offrire l'opportunità di comprendere il contesto nel quale nacque e iniziò ad operare il nostro sodalizio. Le riproduzioni fotografiche delle pagine della stampa locale (per le quali si ringrazia Giovanni Rossetti , accademico di fotografia e Niccolò Guccione delle Tipografia Etruria) ci restituiscono un'immagine viva di quel mondo, sospeso tra passato e futuro e attraversato da un attivismo irrequieto segnato da alte aspirazioni e da qualche ingenuità.
La scelta di allestire la mostra nel Chiostro di San Francesco, con l'annessa Sala Friuli, non è avvenuta a caso. " L'Opera Giuseppe Friuli - ha detto il presidente Alessandro Antichi - venne inaugurata il 23 ottobre 1973, nel Convento di San Francesco a Grosseto, grazie al Dottor Alfredo Friuli, rotariano, avvocato e direttore della Associazione Industriali, e alla moglie Niccolina Nocentini, in memoria dell'unico figlio tragicamente scomparso a soli 28 anni in un incidente stradale".
Per questo importante avvenimento, il Rotary Club di Grosseto, ringrazia in modo particolare i Padri Minori della Chiesa di San Francesco di Grosseto che hanno messo a disposizione il Chiostro e la Sala Friuli. La mostra rimarrà aperta fino al 14 aprile con orario 17-19. Oltre alla mostra, assume particolare importanza l'intervento che terrà il Professore Zeffiro Ciuffoletti, profondo conoscitore della nostra città, il 14 maggio 2024 alle ore 17 nella Sala consiliare del Comune di Grosseto.