In evidenza
Illuminante conferenza di Ciuffoletti per il 70° anniversario della fondazione del Club
Nella sala del consiglio comunale, il Rotary Club Grosseto ha celebrato il 14 maggio i suoi primi 70 anni di vita con una conferenza del professor Zeffiro Ciuffoletti, docente di storia contemporanea prima all’Università di Siena (dal 1976 al 1979) quindi all’Università di Firenze, che ha tracciato un quadro dell’Italia del dopoguerra, ponendo in particolare l’attenzione sulla Maremma grossetana negli anni in cui nacque il Rotary a Grosseto. L’iniziativa si è posta nella scia della mostra dei quaranta pannelli che hanno mostrato pagine significative dei giornali locali dell’epoca dalle quali è emerso ciò che era la città il quel 1954, le speranze, le aspettative, le realizzazioni, inaugurazioni e progetti che hanno caratterizzato quell’anno.
Presenti, oltre a numerosi rotariani e grossetani, rappresentanze delle autorità civili, militari e culturali cittadine, il Presidente del Consiglio Comunale, Fausto Turbanti, l’Assessore alla Cultura Luca Agresti, il Presidente in carica del Rotary Club Grosseto ed il past Governatore Roberto Giorgetti.
Il saluto della amministrazione comunale è stato portato da Fausto Turbanti che ha ringraziato il Rotary per l’impegno sempre profuso a favore della città di Grosseto e il professor Ciuffoletti per aver accolto l’incito di questa conferenza, ed ha evidenziato come la scelta della sala del consiglio comunale sottolineai l’importanza del Rotary, al quale il Presidente ha augurato di continuare sulla strada che ha sempre percorso.
L’Assessore Agresti ha portato i saluti del Sindaco ed ha ringraziato il Rotary senza dimenticare di sottolineare la costante collaborazione del Club con l’amministrazione comunale, oltre al professor Ciuffoletti per aver accolto questo impegno grossetano. “Sono tantissime – ha aggiunto – le iniziative che il Rotary ha intrapreso negli anni a favore della città, ultima in ordine di tempo quella “Scuola di formazione politica” che ha una valenza particolare perché oggi, purtroppo, viene fatta poca formazione politica”.
Nel portare il suo saluto il Presidente in carica del Rotary Grosseto, Alessandro Antichi, ha ringraziato il Comune per aver colto l’importanza di questa giornata commemorativa che ricorda quel 14 maggio 1954 nel quale 27 emeriti cittadini grossetani facevano nascere il Rotary anche da noi. “In questi primi 70 anni di vita del Rotary a Grosseto – ha notato - è cambiato moltissimo, la storia e la stessa geografia della città, e il Rotary ha assunto un ruolo di avanguardia di progresso. Da allora il Rotary – ha aggiunto – ha proposto progetti, ha realizzato con impegno progetti a favore della comunità”. Ed ha aggiunto una riflessione sul perché il Rotary nasce a Grosseto proprio nel 1954: “Perché – secondo Antichi – ha trovato il suo DNA proprio nel fermento e nell’agire in positivo, in prospettiva, che è stata l’anima di quegli anni”.
E’ per questo motivo – ha spiegato – che abbiamo chiesto al professor Ciuffoletti di venire a parlarci di quel periodo. Ed ha fatto notare che il professor Ciuffoletti, essendo grossetano può cogliere meglio di altri il senso di questa città”. Nel ringraziarlo il Presidente Antichi ha anche ringraziato Giovanni Rossetti che ha curato la parte fotografica di questa giornata, ed ha poi rivolto un saluto al dottor Pasquale Sposato per la sua presenza all’iniziativa.
La illuminante conferenza del professor Ciuffoletti (illustrata anche dallo scorrere di foto d’epoca recuperate da Giovanni Rossetti) è stata seguita con grande interesse dagli intervenuti, e si è sviluppata ripercorrendo in modo discorsivo decenni di storia italiana, ma prima di entrare “nella storia” Ciuffoletti ha voluto sottolineare che “Associazioni libere come il Rotary rappresentano uno dei pilastri della democrazia liberale”. Ha ricordato che “il fascismo assorbì questo tipo di associazioni e le pose sotto al suo ombrello”. “Dopo la guerra comunque certe Associazioni tornarono a vivere, però all’ombra dei partiti, rappresentando una visione politicizzata della cultura, visione della quale – ha detto – ancora stiamo soffrendo”. E’ dal mondo anglosassone che giungono “Associazioni diverse, che potremmo definire al di sopra”, ed il fatto che è nel 1954 che a Grosseto prende vita il Rotary fa comprendere che anche qui nasce una associazione non vincolata da partiti, un corpo intermedio libero che incide nella democrazia.
“In quegli anni del dopoguerra – ha detto ancora Ciuffoletti – Grosseto vive un fermento unico, fra i più sensibili in Europa, tanto che potrebbe pensarsi come una sorta di ombelico in Italia. All’inizio del ‘900 – ha fatto notare il relatore - la città non superava i 9.000 abitanti, ma nel giro di mezzo secolo, grazie anche alle opere del periodo fascista, raggiunge i 60.000 abitanti e fra il 1951 e il 1956 ottiene il maggior tasso sviluppo in Italia, segnando dati generalizzati di sviluppo fra i più alto del nostro Paese. E’ una terra che si era liberata, sul finire dell’800, dai fardelli del passato (vedi l’estatatura) e apre un nuovo stralcio di vita”. Ciuffoletti è riandato al periodo dei Medici, alla sciagura della peste e della malaria che aveva colpito queste terre nel medioevo e che sono alla fine dell’ottocento riesce a uscire dalla situazione negativa, ritrovando libertà grazie al chinino e al DDT che gli americani, sul finire della seconda guerra mondiale, avevano portato in Italia, generando una vera e propria svolta, che ha le radici in un passato abbastanza recente – ha ricordato ancora il relatore – in politiche di bonifica e in famiglie importanti che quella dei Ricasoli. Il relatore ha poi ricordato l’importanza dell’uso del chinino contro la malaria, la “guerra” alla zanzara che segnò il dopoguerra e quello che definito “un miracolo” determinato dalla bonifica che vede crescere l’agricoltura e dal nascente turismo, che si concentra nell’area costiera, mentre finisce l’attività estrattiva e nascono una serie di piccole cooperative delle quali l’anima sono le donne.
Nella sua “relazione” il professor Ciuffoletti ha inserito numerose citazioni di momenti di sviluppo arricchite da dati statistici e da rilevazioni numeriche facendo notare che nel dopoguerra Grosseto vede nascere una rete di piccole industrie e in agricoltura si rivolge alla specializzano (tipo vino) che determinano sviluppo non solo sotto il profilo economico.
Nel concludere il suo apprezzatissimo intervento, il professor Ciuffoletti ha anche aperto spiragli sul futuro della nostra provincia, notando come possa in Maremma avere grande rilievo lo sviluppo del cosiddetto “carbone blu” che trova in questa terra un luogo ideale dove potersi sviluppare, perché – ha concluso – la Maremma è una terra ideale per questo.
A conclusione della conferenza il Presidente dell’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto, Giulio De Simone, ha consegnato al professor Ciuffoletti la tessera di socio onorario, ed il Presidente Antichi ha consegnato al professor Ciuffoletti il Paul Harris con doppio zaffiro, per ringraziarlo per aver accolto l’invito a dare corpo alla celebrazione dei 70 anni del Rotary Club Grosseto, non limitandosi a resoconti storici, ma indicando anche possibili linee di sviluppo di questa terra.